Conosciamo lo yoga come una disciplina di moda che prevede delle posizioni e fa bene all’aspetto fisico, ma la radice di questa nobile disciplina non ha niente a che fare con il modo in cui ha avuto la sua diffusione in occidente. Lo yoga contempla tecniche di respirazione, mantra espressi vocalmente, posizioni delle dita, posizioni fisiche statiche o dinamiche, ma anche forme di esplorazione che riguardano il servizio amorevole inteso come lavoro su certi aspetti della vita, tecniche relative al sonno e sicuramente un largo aspetto viene lasciato alla meditazione. Non esiste un solo tipo di meditazione yogica e diciamo che lo stato meditativo dovrebbe accompagnare anche il lavoro su tendini, ossa e muscoli che si fa a livello fisico, oltre ovviamente agli aspetti invisibili, come i corpi energetici dei corpi sottili, molto collegati alle emozioni, ai pensieri.
La tipologia di yoga di solito si lega a una radice specifica e una tradizione di riferimento collegata a varie parti dell’India o anche della Cina antica (yoga taoista) o del Tibet, ad esempio. In generale, se l’approccio fisico va di pari passo con quello emotivo e se la guida – o maestro/a o insegnante – sa trasmettere bene e in modo graduale, lo yoga aiuta a migliorare la postura, calmare la mente, allungare i muscoli, diventare flessibili, dormire meglio, in modo profondo. Va anche considerato come uno strumento utile per evolvere a livello della coscienza, diventando presenti a se stessi/e. Lo yoga corrisponde a una pratica che a tutti gli effetti ci cambia da dentro e ci permette di scoprire nuove risorse e nuovi aspetti di noi stessi/e. Ci mette in contatto con le emozioni e con il rapporto profondo con vari aspetti somatici e mentali. Le tradizioni si fondono e spesso hanno avuto influenze reciproche e continue, diventa quindi importante comprendere che tutte le categorie che conosciamo in Occidente sono mutazioni, cambiamenti, categorizzazioni anche approssimative e neo-categorie che a volte possono essere molto distanti dalle origini e dalla tradizione.
Capire per quale ragione ci si sta avvicinando allo yoga potrebbe essere un inizio molto importante e un punto di avvio fondamentale. Magari siete stati consigliati o avete letto un articolo o qualcuno ve ne ha parlato. Oppure siete curiosi/e da tempo e finalmente avete deciso di provare. Dovreste considerare fin da subito che – stile o tipologia a parte – quel che fa davvero la differenza sta nell’insegnante, come in tutto. Chi veicola va a influenzare moltissimo la pratica; sicuramente quel che andrete a vivere dipende molto dalla vostra apertura, ma chi trasmette la disciplina ne trasmette anche la componente spirituale e ha il compito di percepire, intuire, stimolare.